Spazzolino manuale
L'esigenza di una corretta igiene orale ha radici molto lontane, le prime testimonianze di strumenti manuali risalgono al 3000 a.C. , i Sumeri utilizzavano degli stuzzicadenti d'oro; nel 1600 a.C. venivano masticati dei bastoncini con un'estremità sfilacciata.
Il primo spazzolino con forma simile a quella che conosciamo risale al 1780, si parla di brevetti nel 1857. Il manico era in osso o in avorio e una parte forata sosteneva dei peli di cinghiale.
Si dovrà aspettare il 1938 per la comparsa di setole sintetiche la cui contaminazione batterica è minore rispetto a quelle naturali.
Da allora sono numerosi gli studi che si concentrano su precise valutazioni delle setole, sulla loro forma, inclinazione e materiale per ottenere un risultato migliore nella rimozione della placca.
Lo spazzolino ideale dovrebbe essere: facile da utilizzare, efficace nella pulizia e rispettoso dei tessuti duri e molli.
Vediamo nelle specifico alcune caratteristiche che dovremmo valutare:
Manico. Un manico ergonomico permette una facile presa e ci facilita nei movimenti di spazzolamento, la grandezza è ovviamente in rapporto all'età dell'individuo .
Testina. È importate che questa sia priva di spigoli che potrebbero causare lesioni ai tessuti e di dimensioni appropiate alla grandezza della bocca. Solitamente delle testine più piccole ci consentono di raggiungere più punti a differenza di quelle eccessivamente grandi che nelle zone posteriori possono anche provocare riflesso faringeo.
I filamenti medio-morbidi sono da preferire a quelli duri che hanno mostrato una maggior lesività nei confronti dei tessuti molli e duri senza nessun incremento della rimozione della placca!
Una buona densità di filamenti consentirà di raggiungere bene le varie zone della bocca.
Numerosi studi mostrano come dopo 3 mesi di utilizzo costante uno spazzolino rimuova circa il 30% in meno di placca rispetto ad uno spazzolino nuovo.
Come spazzolare?
Revisioni della letteratura non hanno rilevato un'unica tecnica di spazzolamento migliore di altre.
Quella giusta da adottare è quella che ci permette di rimuovere il maggior quantitativo di placca in un tempo ritenuto accettabile e senza dannaggiare i tessuti duri o molli.
È fondamentale confrontarsi con il proprio igienista o odontoiatra per capire lo stato di salute della bocca, la presenza di eventuali lavori protesici o ortodontici, le nostre caratteristiche anatomiche e la nostra manualità. Solo dopo si potrà prediligere una tecnica ad un'altra.
I rivelatori di placca, strumenti che rendono ben visibile tramite il colore la localizzazione del biofilm , ci possono aiutare in un'autovalutazione della nostra igiene orale domiciale.
Non dimentichiamoci che il tempo minimo è di 2 minuti almeno 2 volte al giorno, anche in queso caso, situazioni diverse possono comportare la necessità di spazzolamenti ulteriori per un mantenimento efficace.
Spazzolino elettrico
Il primo spazzolino alimentato da rete elettrica fu progettato in svizzera nel 1954, i primi modelli simulavano lo spazzolamento manuale con movimenti verticali ed orizzontali. Inizialmente non portavano un miglioramento nell'igiene quindi venivano consigliati principalmente a chi aveva delle limitate capacità motorie.
Nel corso degli anni si sono evoluti nella forma, nelle caratteristiche, nel movimento ed hanno raggiunto un alto tasso di preferenza nei pazienti, aiutandoli in modo più efficace nell'igiene orale quotidiana.
La revisione della letteratura afferma che: sia nel breve che nel lungo periodo gli spazzolini elettrici sono più efficaci di quelli manuali nella rimozione della placca (11%) e nella conseguente riduzione della gengivite (6%).
Si conferma inoltre che offrono lo stesso grado di sicurezza di quelli tradizionali.
Lo spazzolino elettrico può aiutare a migliorare la salute della bocca, consente una pulizia più profonda ed incrementa il grado di consapevolezza dei paziente rispetto al movimento corretto e all'effettivo tempo di spazzolamento, senza danneggiare nessun tessuto.
Ad oggi infatti ci sono spazzolini eletrici con il timer, così da dedicare il giusto tempo e con rilevatori di pressione per sensibilizzare all'eccessiva pressione che spesso esercitiamo durante lo spazzolamento.
Le testina rotonda ha un movimento oscillante e rotante, copre tutta la superficie del dente e rimuove anche la placca a contatto con la gengiva.
Uno studio eseguito su 4000 volontari americani ha registrato che il tempo medio reale di spazzolamento è di 46 secondi, del tutto insufficiente per rimuovere efficacemente la placca!
Possiamo raggiungere lo stesso risultato con lo spazzolino elettrico e con quello manuale?
SI! Ma non certo con lo stesso tempo. In 2 minuti lo spazzolino elettrico può rimuovere circa l'84% di placca, lo stesso risultato lo spazzolino manuale lo raggiunge dopo 6 minuti di utilizzo!
Visti i molti modelli anche per lo spazzolino elettrico è bene confrontarsi con il proprio igienista o odontoiatra per acquistare quello più idoneo alla nostra bocca.